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No profit: Consulenti lavoro, ecco circolare su riforma Terzo settore

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AdnKronos
Roma, 5 ott. (Labitalia) - Quali sono gli aspetti caratterizzanti degli enti del Terzo Settore? Come gestire l’attività lavorativa al loro interno? A quali disposizioni si fa riferimento per gli aspetti inerenti il regime fiscale da applicare?Le risposte a queste domande sono nella circolare n. 14 di Fondazione studi consulenti del lavoro dal titolo 'La riforma del Terzo Settore, primi approfondimenti' che analizza il Codice adottato con il decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117, di riordino della disciplina speciale e delle altre disposizioni vigenti relative agli enti del Terzo Settore, compreso il relativo regime fiscale. Seguendo l’impostazione del Codice, il documento ripercorre prima le caratteristiche degli enti, con particolare riguardo alla finalità perseguita e alle attività che possono essere svolte al loro interno, per poi addentrarsi nel merito delle attività lavorative con un particolare focus sul volontariato, di fondamentale importanza per l'esistenza stessa di questi soggetti.Da ultimo, spiegano i consulenti del lavoro, si approfondisce il Titolo X del D.Lgs. n. 117/2017: ci si sofferma sulle disposizioni in materia di imposte sui redditi, imposte indirette e tributi locali, per poi prendere in esame la revisione del sistema delle deduzioni e detrazioni fiscali riconosciute ai soggetti che scelgono di sostenere gli Ets e gli obblighi di tenuta e conservazione delle scritture contabili ai fini fiscali. Una prima panoramica della revisione organica della disciplina, dapprima frammentata e disseminata tra codice civile e vari provvedimenti normativi settoriali, di cui si prevede fin d’ora una successiva estensione con ulteriori contributi vista la vastità e la complessità della materia trattata, nonché l’estensione delle categorie di enti interessati dalla riforma.

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