Roma, 4 nov. (Labitalia) - Su richiesta delle commissioni riunite 6° Finanze e tesoro e 11° Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, presso le quali si sta discutendo la conversione in legge del Decreto Legge 146/2021 'Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili', l’Istituto nazionale tributaristi (Int) e l’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, hanno presentato una memoria congiunta su alcune problematiche trattate dal Decreto fiscale e lavoro di accompagnamento alla Legge di Bilancio.Il contributo dei due enti associativi, a firma del presidente dell’Int e dell’Osservatorio di Confassociazioni Riccardo Alemanno e del vice presidente dell’Int e segretario generale dell’Osservatorio Giuseppe Zambon, ha posto l’attenzione sugli articoli inerenti la riapertura dei termini per i contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio, evidenziando che resta la difficoltà di pagare un conto spesso molto elevato in un’unica soluzione e in una situazione che ancora sconta gli effetti della crisi legata alla pandemia. Per cui l’unica possibilità, per non rendere più difficile una situazione già pesantissima, è la revisione totale delle iscrizioni a ruolo ed una rateizzazione pluriannuale delle stesse con interventi ad hoc in Legge di Bilancio. Alemanno e Zambon hanno inoltre sottolineato che, se da un lato viene posta la giusta attenzione per i contribuenti in difficoltà economica ed intestatari di cartelle esattoriali per imposte, tasse o contributi non pagati, nulla invece viene fatto per i contribuenti che abbiano ricevuto, ad esempio, comunicazioni di irregolarità (c.d. avvisi bonari), il cui mancato pagamento le trasformerebbe in ulteriori cartelle che andrebbero ad alimentare il 'mare magnum' di ruoli non riscossi, aggravando una situazione già di per sé drammatica. L’attenzione dei due esponenti dell'Int e dell’Osservatorio sulla fiscalità di Confassociazioni è stata posta anche su problematiche relative a funzioni professionali nel settore tributario e su alcuni interventi sul patent box e sull’utilizzo dei crediti d’imposta a sostegno della cultura. Nella memoria si è sottolineata la condivisione circa il potenziamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro, l’introduzione di norme più severe sul lavoro nero e l’inasprimento delle sanzioni per le violazioni delle norme di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.Ma si è anche evidenziato che al contempo si dovrebbero distinguere e diversificare maggiormente gli obblighi tra tipologie di lavoro e tra imprese strutturate e micro imprese e studi professionali, quest’ ultimi soggetti a provvedimenti non sempre in linea con le effettive e giuste cautele sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.