
(Adnkronos) - Nella doppia udienza, davanti al tribunale fallimentare di Milano, si è prima discussa la situazione di Moby - la procura ha esteso alla compagnia di Onorato l'istanza di fallimento - apparentemente più semplice: i bondholder e le banche hanno "dato il preventivo consenso" a un progetto che prevede percentuali di recupero per i creditori "significativamente superiori" rispetto a quello precedentemente presentato. I commissari sono intenzionati ad esprimersi "nel giro di dieci giorni" - fanno sapere informalmente - un'assonanza di vedute che potrebbe anticipare l'adunanza dei creditori fissata per il prossimo 6 aprile. Più complessa, invece, la questione relativa a Cin che ha un debito chirografario, cioè senza garanzia, pari a 180 milioni di euro, di cui 159 milioni riconosciuti dall'arbitrato. Nel nuovo piano viene riconosciuto il pagamento dell'80% della totalità del debito nei confronti di Tirrenia, ossia "144 milioni di euro" 'garantito' con quattro navi, su questo "si deciderà la vita e il lavoro di 6mila famiglie" spiega l'avvocato Pasquale Pantano che cura gli interessi del gruppo Onorato. Il concordato riguarda uno dei principali gruppi di navigazione, per cui accorciare i tempi è interesse di tutti: lo stesso pm ha auspicato in aula che i commissari straordinari possano approvare o bocciare il piano in tempi rapidi così da poter superare la crisi e riposizionarsi sul mercato. I giudici del tribunale si sono riservati, la palla ora è nelle mani dell'amministrazione straordinaria di Tirrenia.
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