Roma, 21 gen. (Adnkronos/Labitalia) - "Dobbiamo vedere, è una norma che è stata appena approvata dal Consiglio dei ministri. Va approfondita e valutata la questione del credito d'imposta del 20% alle aziende che hanno subito un incremento dei costi dell'energia. Gli oneri di sistema per aziende come la nostra impattano pochissimo, magari di più per le aziende più piccole". Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Divella, amministratore delegato, insieme al cugino Vincenzo, dell'omonimo Gruppo, tra i principali produttori di pasta in Italia, commenta le misure varate oggi dal Consiglio dei ministri contro il caro-energia"Noi siamo un'azienda energivora -continua Divella- e questa misura del credito d'imposta va letta e approfondita, potrebbe essere d'aiuto, ma ripeto va letta la norma", spiega l'industriale pugliese. E parlando dei rincari dei costi per i produttori di pasta e i possibili aumenti del prezzo per i consumatori Divella sottolinea che "in 40 anni di attività non ho mai vissuto una situazione del genere. L'aumento del prezzo della materia prima, il grano, l'avevamo già vissuto nel 2007, ma adesso insieme a questo stiamo vivendo un aumento straordinario e inimmaginabile fino a pochi mesi fa di gas ed elettricità. Non è semplice. L'aumento del prezzo? Diciamo che se il caffè andrà a 1,50 euro, l'aumento della pasta, considerando il consumo pro capite di 24 chili all'anno, peserà come 4 caffè", conclude.