(Adnkronos) - Sempre oggi, a inizio udienza, il generale Gianfranco Ardizzone ha reso dichiarazioni spontanee: "Non ho mai dato indicazioni su chi fare le verifiche, anche perché di esclusiva competenza del nucleo polizia tributaria", ha detto l'ex comandante provinciale della Gdf di Caltanissetta. Ardizzone, condannato in primo grado a tre anni di carcere, ha poi ribadito di essersi rivolto all'ex assessore regionale Marco Venturi - oggi uno dei più grandi accusatori di Montante- per l'assunzione della figlia e "non ad altri". Ardizzone ha anche sottolineato che il suo "trasferimento da Reggio a Caltanissetta fu possibile per ragioni gravi familiari di entrambi" e che "le sedi sono di appannaggio della Guardi di Finanza". Infine, Ardizzone ha riferito "dei riconoscimenti avuti durante la sua lunga carriera" spiegando che fu "a fianco del pool Mani Pulite" e da ultimo a Reggio Calabria "in importanti operazioni contro la criminalità organizzata e colletti bianchi collusi". Alla sbarra, oltre a Montante e Ardizzone, anche il sostituto commissario di polizia Marco De Angelis, condannato a 4 anni, il responsabile della sicurezza di Confindustria ed ex poliziotto Diego Di Simone, condannato a 6 anni e 4 mesi e il questore Andrea Grassi, condannato a un anno e 4 mesi. Per Montante e in primo grado aveva preso 14 anni, il pg Giuseppe Lombardo alla fine della requisitoria ha chiesto di ridurre la pena a 11 anni e 4 mesi. Il processo è stato rinviato a domani mattina per proseguire con le arringhe difensive. A prendere la parola sarà l'avvocata Monica Genovese che rappresenta De Angelis. Poi toccherà alla difesa dell'ex potente Presidente degli industriali siciliani, che oggi non si è presentato in aula per problemi di salute.