Roma, 18 feb. (Adnkronos) - "Sarei contento che Djokovic giocasse gli Internazionali di Roma, mi auguro però che ci siano tutti i presupposti perché possa farlo con assoluta regolarità, senza trattamenti di favore perché il messaggio sarebbe assolutamente negativo". E' quanto afferma all'Adnkronos l'ex capitano azzurro di Coppa Davis, Corrado Barazzutti, tornando all'apertura del sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, nei confronti del tennista serbo alla luce delle norme vigenti che non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del super Green Pass. Il n.1 del mondo dopo esser stato escluso dagli Australian Open si è detto pronto a rinunciare anche a Roland Garros e a Wimbledon in nome della sua contrarietà all'obbligo vaccinale contro il Covid."Bisogna vedere poi quale sarà la situazione legata alla pandemia da qui a maggio, magari tante restrizioni non ci saranno più, a mio avviso che Djokovic possa giocare a Roma è una cosa che fa piacere a tutti, agli organizzatori del torneo come al pubblico. Poi non so, magari Novak ha le carte in regola per partecipare considerando i 6 mesi dalla guarigione dal Covid che lo ha colpito a dicembre", prosegue.In una nota gli uffici del sottosegretario Vezzali sulla vicenda hanno chiarito che “le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l'attuale normativa”.