Scuola, il prof dello sciopero bianco: "Proteste studenti inficiate da uso violenza verbale e fisica"

cronaca
AdnKronos
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Trovo scandaloso ed inaccettabile che Bianchi non riceva i rappresentanti degli studenti che gli chiedono di revocare l'articolo 4 del decreto legge che discrimina gli studenti vaccinati dai non vaccinati. Abbiamo chiesto al ministro un confronto pubblico lo scorso 8 febbraio, più volte sollecitato una sua risposta. Ma silenzio. Ha incontrato soltanto gli studenti della maggioranza parlamentare. Gli studenti sudditi, che hanno accettato la violazione della Costituzione e la discriminazione dei loro compagni". Non usa mezzi termini Saverio Mauro Tassi, professore di filosofia presso il liceo Einstein di Milano, noto per aver sfidato il governo con lo sciopero bianco contro la dad ai non vaccinati.Quindi, commentando all'Adnkronos le manifestazioni studentesche e i disordini di ieri, aggiunge: "E' una cosa indegna: Non c'è un unico movimento degli studenti. Quello che ha manifestato ieri potrà anche essere il numericamente più ampio, ma è uno. In modo assolutamente strumentale agita le bandiere della maturità troppo difficile o dell'alt alla scuola lavoro quando c'è una ferita che sanguina, che è l'eguale diritto allo studio. Eppure Bianchi lo riceve, addirittura dopo l'incontro con le consulte studentesche, per parlare di maturità; ma non viene neanche lontanamente incontro al movimento di chi non accetta discriminazioni in classe". "Oltre tutto - prosegue - la posizione dei ragazzi che hanno manifestato contro la scuola-lavoro è inficiata dall'uso della violenza verbale e fisica. Sono un movimento corporativo che bada a degli interessi personali; quelli degli studenti obbedienti, sudditi del ministro Bianchi, che vogliono ancora e ancora di più perché hanno obbedito. Sbagliano priorità: E così guardano il fuscello nei loro occhi senza vedere la trave che è negli occhi di milioni di loro compagni di scuola, piccoli e grandi, discriminati rispetto all'uguaglianza del godimento del sacrosanto diritto allo studio".

Leggi anche