**Ucraina: 'Bombe vicinissime, ho detto muoio', intercettazioni del mercenario Pino/Adnkronos** (2)

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AdnKronos
(Adnkronos) - In data 16 agosto 2019 "Russo riferiva con compiacimento ai familiari di essere stato impegnato in una azione militare, nel corso della quale era stato impiegato, tra l'altro, un mitragliatore kalashnikov". Il 16 novembre 2019, conversando con la sorella e con il fidanzato di lei, il mercenario diceva di "volersi fare un tatuaggio con l'effige della propria milizia". Ecco la conversazione intercettata: "...Metà teschio... metà maschera a gas... con il filo spinato attorno". Il fidanzato della sorella, intercettato senza sapere di essere ascoltato, "affermava come Russo fosse partito" "per fare la guerra" e "vivesse in mezzo ad eserciti... carri armati, bombe... e chi più ne ha più ne metta...", si legge nelle conversazioni.Nello stesso dialogo, del febbraio 2020, "mostrava compiacimento per le giornate trascorse in trincea - si legge ancora nel provvedimento del Riesame che conferma l'arresto del mercenario - e orgoglio per la circostanza che tra le proprie linee vi fossero stati soltanto pochi feriti, mentre l'Ucraina, era arretrata dalle proprie posizioni: ...ma comunque noi abbiamo avuto solamente cinque feriti da quanto ho sentito... Ieri... l'Ucraina ha perso, invece, delle posizioni, se ne è scappate dalle posizioni...". "Lo stesso, nondimeno, prevedeva che nei giorni successivi l'Esercito ucraino riprendesse le posizioni in occasione della festa nazionale russa della liberazione prevista per il 23 febbraio 2020".

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