Milano 7 mar. (Adnkronos) - "In questi giorni abbiamo ricevuto sicuramente più di 100 tonnellate di aiuti in cibo, medicine e un po' anche vestiario". Lo riferisce all'Adnkronos Mira Milavets, di Caritas Spes Ucraina. Mira, slovena che vive a Kiev da tre anni, ha lasciato la capitale e sta ora coordinando la distribuzione degli aiuti umanitari dalla Transcarpazia, una regione ucraina vicina al confine con la Slovacchia e l'Ungheria, dove - sottolinea - "anche grazie alle montagne che ci proteggono, la situazione è tranquilla".Quello di cui c'è più bisogno al momento è "cibo, che in alcune città bombardate non si può più comprare. In particolare serve cibo per neonati. Poi acqua, dato che l'acqua potabile non è dappertutto; farmaci salvavita, come l'insulina e medicine per la tiroide, il cuore, la pressione, antinfiammatori, antidolorofici e psicofarmaci". Una lista che Mira ha compilato chiedendo a una collega rimasta a Kiev di verificare ciò che le farmacie hanno esaurito. Ieri gli aiuti raccolti da Caritas hanno raggiunto la capitale ucraina: "Abbiamo trovato una persona che li ha portati fino là, ma non sappiamo se sarà possibile nei prossimi giorni", racconta, spiegando che ieri a Kiev "abbiamo fatto arrivare tante medicine agli ospedali, oltre 4.500 chili di farmaci. E poi farina e olio, che i nostri centri sociali e le nostre parrocchie hanno potuto far ricevere a chi ha bisogno"."Più difficile è raggiungere altre città come Kharkiv, che è distrutta e non ci sono vie per raggiungerla", osserva Mira, preoccupata perché - dice - "non so per quanti giorni la gente potrà farcela".