
Roma, 9 mar (Adnkronos) - "La sua domanda rivela un equivoco profondo...". Puntuale e deciso, Mario Draghi ha replicato punto per punto nell'aula della Camera a Fratelli d'Italia, che al Question time gli ha sottoposto la questione della riforma del catasto e del presunto aumento delle tasse che comporterebbe. Il premier, mettendo da parte il tradizionale 'aplomb' che da sempre lo contraddistingue, ha subito spazzato via quello che ha definito un "equivoco". Cioè, "siccome c'è l'emergenza bisogna fermarsi, non fare, stare fermi, niente riforme, cambiamenti, sempre fermi. Ecco, questo non è il motivo per cui è nato questo governo, non per stare fermo".Poi, nel merito della questione ha risposto punto per punto: "L'impianto del catasto è del 1939, tante cose ci sono state in mezzo, anche la seconda guerra mondiale. E non solo". Ma è stato sulle tasse che Draghi si è imposto sui banchi di FdI, che rumoreggiavano durante il suo intervento: "Nessuno pagherà più tasse. E devo dire che un pò di credibilità sul fatto di non far pagare tasse questo governo se l'è guadagnata...", ha detto. Ai deputati meloniani, che sottolineavano le sue parole con un polemico "eeehhhh", il premier ha risposto a tono: "Eh, eh, eccome!".
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