Venezia, 6 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Manageritalia Veneto e Ciset, con gli stakeholder privati e istituzionali del turismo a livello regionale, hanno presentato oggi a Venezia Manager & Turismo 'Giovani, Imprese, Lavoro: il Veneto verso Milano Cortina 2026'. Si tratta di un piano quadriennale per contribuire al rilancio del turismo nel post pandemia per giungere preparati all’appuntamento di Milano Cortina 2026. 'Manager & Turismo' valorizza la diffusione della cultura manageriale e della ricerca per contribuire alla crescita e alla professionalizzazione del vasto mondo di attività connesse al lavoro, nel e per il turismo. Il capitale umano e in particolare i giovani sono al centro delle azioni programmate, perché dalla loro preparazione e coinvolgimento dipende il futuro del turismo in Veneto e nel resto del paese. Per questo l’attività di ricerca e di analisi verte anche sulle scelte e i percorsi di sviluppo professionale dei giovani per migliorare e modernizzazione l’attuale sistema ricettivo.Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto, aprendo l’incontro ha affermato: “Questo è il nostro contributo al territorio caratterizzato dalla capacità di sviluppare relazioni, fare squadra e far accadere le cose, come abitudine dei manager e della nostra organizzazione. Non a caso lo facciamo in stretta relazione con tutti gli attori pubblici e privati. Puntiamo sul turismo e sui giovani perché sono parte determinante del futuro della nostra regione e del Paese. Manageritalia Veneto da anni lavora, anche con un protocollo d’intesa con la Regione, per la diffusione della cultura manageriale verso i giovani, le imprese e il territorio. Solo così possiamo aiutare davvero le tante imprese e lavoratori colpiti duramente dalla pandemia a ripartire e sfruttare al meglio Milano Cortina 2026”.Michele Tamma, presidente Ciset e docente di Economia d'impresa all’Università Ca’ Foscari Venezia, presentando la road map ha aggiunto: “Un progetto di ricerca di questo respiro punta a promuovere il rafforzamento delle connessioni nell''ecosistema trasversale' fatto di imprese e istituzioni del turismo, della cultura, dei servizi e della manifattura. Chiede a tutti questi attori la disponibilità e l'impegno a partecipare per apportare e condividere dati e informazioni in modo da poter creare una base approfondita di conoscenze utile per il loro operare. Al centro c’è il capitale umano, ci sono i giovani e le competenze necessarie al vasto mondo dei turismi in termini di bisogni di formazione e percorsi di sviluppo professionale determinanti per fare la differenza in termini di competitività e innovazione, ma anche di propulsione sociale e sostenibilità”.Svelata anche la road map 2022-2025 del percorso, condiviso con istituzioni, enti e associazioni del territorio, per accompagnare, in forte sinergia, organizzazioni, azioni e iniziative, e far crescere il turismo, vero settore trainante dell’economia regionale, in un’ottica di differenziazione, competitività e innovazione. Al centro delle attività di ricerca e collaborazione continuativa quattro temi determinanti quali Giovani, formazione e lavoro; Aziende, Imprenditori, manager, occupazione; Professioni, competenze e mobilità nel turismo; Trasversalità e integrazione. Aspetti che saranno presentati e condivisi in occasione di appositi eventi pubblici a partire dal prossimo ottobre.Nel corso dell’incontro è stata presentata una ricerca della Cgia di Mestre per Manageritalia e Ciset su 'Turismo: giovani, imprese e lavoro'. Nel turismo il Veneto primeggia in Italia (71 milioni di presenze nel 2019, il 16,3% del totale). Il solo settore Alloggio e ristorazione vale 6,5 miliardi (3° posto in Italia), ed è pari al 10,2% del valore aggiunto a livello nazionale dello stesso settore, addirittura superiore al peso dell’intera economia veneta (9,2%) sul valore aggiunto nazionale. A fine 2021, le imprese attive sono 37mila (7,4% del totale nazionale), con 189mila addetti (il 9,4% del totale nazionale), e sono sostanzialmente stabili rispetto al pre-Covid. L’occupazione invece evidenzia una flessione netta: -12,3% che equivale a 26mila occupati in meno rispetto al periodo pre-Covid. Le assunzioni di lavoro dipendente nei Servizi turistici nel 2021 sono ancora lontane rispetto ai livelli pre-Covid (31 mila in meno rispetto al 2019, un gap del 20,6%), ma hanno rappresentato comunque il 15,3% del totale assunzioni in Veneto e prima della pandemia erano il primo settore per assunzioni. Le assunzioni nel 2021 nei Servizi turistici denotano una rilevantissima incidenza di professioni qualificate dei servizi (2 assunzioni su 3), una quota più di 3 volte superiore rispetto al totale settori economici (20,3%) e dei soli servizi (27,3%), a conferma della peculiarità della concentrazione delle professioni qualificate dei servizi nel turismo.I dati delle assunzioni per territorio rispecchiano i ruoli leader delle due province Venezia e Verona, che assieme rappresentano circa i 2/3 del totale. Per Venezia si nota nel 2021 una distanza molto netta rispetto al 2019 con quasi 20mila assunzioni in meno (-27%). Il territorio Bellunese evidenzia un quasi ritorno ai livelli pre-Covid con assunzioni sopra quota 10mila (-2,1% su 2019). A livello di popolazione, in Veneto, rispetto al 2014, si contano quasi 36 mila abitanti in meno (-0,7%), un dato che segue il trend nazionale e che deve fare riflettere in quanto nasconde probabilmente anche un calo di attrattività nei confronti di altri territori.