Burioni: "Dopo covid sono lo stesso con 2 anni terribili alle spalle"

cronaca
AdnKronos
Milano, 6 apr. (Adnkronos Salute) - "Dopo due anni di pandemia sono lo stesso di sempre. Ero professore ordinario" all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano "prima della pandemia. E oggi sono professore ordinario nello stesso ateneo. Non è cambiato nulla, sono la stessa persona che ero prima, purtroppo con due anni terribili, molto brutti, sulle spalle, come tutti gli italiani". Il virologo Roberto Burioni riflette sul prima e dopo Covid. "Io ho avuto la fortuna di mantenere la salute, cosa che non tutti hanno avuto. Bisogna sentirsi fortunati per questo", sottolinea all'Adnkronos Salute, oggi a Milano, a margine della presentazione del suo libro, 'La formidabile impresa' (edito da Rizzoli). "Sono lo stesso di sempre - aggiunge - e sogno che la pandemia finisca il prima possibile. Speriamo che finisca presto e per il meglio. Tutti hanno avuto due anni terribili, ribadisco. Anzi, io ho avuto la fortuna di non avere avuto lutti tra i miei familiari, anche se di lutti ne ho avuti anche io e ho avuto la fortuna di stare bene. In questo senso mi è andata bene. Però sono stati anni terribili e speriamo dimenticarli presto, guerra compresa". L'esperto nel suo nuovo libro ha voluto raccontare "la storia di un 'miracolo' anche se questo è un termine improprio. E' il racconto di un'impresa che ha fatto la scienza nel riuscire a produrre in 11 mesi un vaccino quando i precedenti sono nati in 9-10 anni"."E' la storia di tanti ricercatori - prosegue - e in un momento così brutto in cui leggiamo ogni giorno di uomini che fanno atrocità ad altri uomini, la scelta è stata di raccontare di uomini che invece fanno delle cose per salvare altri uomini. E' una storia di ricercatori che non mollano anche di fronte alle difficoltà, è una storia di ricerche apparentemente inutili e che poi invece si rivelano fondamentali per risolvere un problema. E' soprattutto poi la storia di un vaccino che arriva e ci salva la vita come è successo negli anni '50 col vaccino contro la poliomielite. Da questa pandemia, questa cosa terribile che è successa, si aprono poi delle prospettive: nasce un nuovo capitolo della medicina da cui potrebbero arrivare nuovi vaccini e cure anche per malattie al momento non curabili. Quindi è una storia di grande speranza, il racconto della scienza. Covid, alla fine, c'entra poco. E' la scusa per raccontare".

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