Roma, 27 apr. (Adnkronos) - Il caso Petrocelli che si trascina ormai da un mese non dovrebbe essere risolto neanche questa sera. Fonti parlamentari del Senato fanno sapere che nella riunione della giunta per il Regolamento, fissata alle 18 e 30, ci si aspetta l'avvio di una istruttoria. "Si avvia la discussione e comunque la soluzione non può darla la giunta. La giunta -spiega un senatore membro dell'organismo- può dire cosa a termini di regolamento è legittimo o non è legittimo fare. Stabilito questo, il 'cosa si fa' lo decidono gli organi politici che ne hanno titolo". E sul 'cosa si fa' sembra non esserci una piena condivisione tra le forze politiche. Ieri sera, in una riunione interna dei pentastellati, la capogruppo Mariolina Castellone ha detto che non si assumerà la responsabilità di sostituire Petrocelli e che quindi vanno cercate altre soluzioni come le dimissioni in massa dai commissari o quella della 'paralisi' dei lavori. Mentre il Pd, a quanto si riferisce, individua come via maestra proprio quella della sostituzione di Petrocelli con un "atto politico" dei 5 Stelle. A termini di regolamento, spiegano fonti parlamentari dem, il trasferimento può essere deciso dal capogruppo M5S e "per noi siccome si può fare, deve essere fatto, in modo da porre fine a una situazione politicamente vergognosa: con la guerra in Europa non può esserci una commissione Esteri impossibilitata a lavorare a causa di una totale perdita di credibilità politica del suo presidente", rimarcano i dem. Dal versante della Lega si attendono le mosse della Casellati "che ha convocato la giunta", come spiega un senatore del partito di Salvini. La Lega, spiegano fonti raggiunte dall'AdnKronos, vuole capire quale sarà il quesito regolamentare posto dalla presidente del Senato, e poi si riserva se ci saranno margini di intervenire nel merito. Qualcuno sottolinea come "la Giunta non prevede posizioni politiche, ma valutazioni tecniche". Anche per Fdi la strada del regolamento sembra stretta: "Sarebbe meglio che fosse Petrocelli a fare un gesto responsabile, dimettendosi così da permettere alle istituzioni di poter lavorare", ha detto nelle scorse ore il presidente dei senatori di Fdi, Luca Ciriani.