Roma, 27 apr. (Adnkronos) - Il caso Petrocelli che si trascina ormai da un mese non trova soluzione neanche stasera, dopo l'incontro convocato dal presidente Casellati della Giunta per il regolamento di Palazzo Madama. "Ci si rivedrà martedì prossimo alle ore 16", spiega Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, al termine della riunione. "Si è aperta la discussione", ha aggiunto il leghista sul rebus della presidenza della Commissione Esteri del Senato, con tutti i gruppi che chiedono a Petrocelli di lasciare, viste le posizioni filo-russe del quasi ex pentastellato.A quanto apprende l'AdnKronos, dopo i circa 90 minuti di discussione la vicenda resta in stand-by, anche in attesa delle mosse del M5S, dopo l'espulsione dal movimento avviata dal presidente Giuseppe Conte. A pesare sulla fumata nera odierna, anche l'assenza giustificata del senatore pentastellato Gianluca Perilli, dalla riunione "visto che era in missione con Mattarella a Strasburgo", come ha spiegato il senatore di Fdi, Lucio Malan. "Oggi si avvia la discussione e comunque la soluzione non può darla la giunta. La giunta - spiega un senatore membro dell'organismo - può dire cosa a termini di regolamento è legittimo o non è legittimo fare. Stabilito questo, il 'cosa si fa' lo decidono gli organi politici che ne hanno titolo". Stessa posizione la esprimono i leghisti. Acque restano agitate nel M5S. Ieri sera, in una riunione interna dei pentastellati, la capogruppo Mariolina Castellone ha detto che non si assumerà la responsabilità di sostituire Petrocelli e che quindi vanno cercate altre soluzioni come le dimissioni in massa dai commissari o quella della 'paralisi' dei lavori. Mentre il Pd, a quanto si riferisce, individua come via maestra proprio quella della sostituzione di Petrocelli con un "atto politico" dei 5 Stelle.