Milano, 25 ago. (Adnkronos) - Entro la giornata di giovedì 25 agosto verranno depositati i ricorsi per la lista 'Referendum e Democrazia' sulla base delle motivazioni delle corti d’Appello che ieri hanno dichiarato l'inammissibilità delle firme digitali nei collegi dove era stato raggiunto il quorum di sottoscrizioni: un esito "prevedibile", in mancanza di un decreto ad hoc da parte del governo Mario Draghi. "Tutte le forze di governo hanno ancora la possibilità non tanto di favorire la nostra lista, ma di segnare una tappa storica in termini di democrazia introducendo una volta per tutte la firma digitale nel processo elettorale - spiega Marco Cappato -. Il tempo a disposizione c’è e su questa innovazione solo nelle ultime ore abbiamo ricevuto il solidale sostegno da parte di deputati di Fratelli d'Italia, del Pd, di De Magistris e di esponenti politici di altri schieramenti che ringrazio, da cui adesso ci aspettiamo iniziative a favore di uno strumento di democrazia indispensabile". La firma digitale, "già usata a livello fiscale e per i referendum, consente di sottoscrivere le liste anche chi è temporaneamente fuori dal comune di residenza per motivi di studio o lavoro persone con disabilità e chi vive all’estero. La nostra esclusione non è tanto, o solo, una brutta notizia per noi quanto per la Repubblica italiana e la reputazione internazionale di Draghi e del suo governo che, potendolo, non ha per ora ritenuto opportuno affrontare questa discriminazione mantenendo in vita una parte degli 'irragionevoli ostacoli' per cui era stato messo in mora dalle Nazioni unite". In tre giorni la lista Referendum e Democrazia è riuscita a raccogliere 27512 firme digitali completando la presentazione delle candidature per Camera Europa e Lombardia 1 e Senato Europa e Emilia Romagna 1 e 2, Lazio 1 e 2, Lombardia 1, 2 e 3, Piemonte 1 e 2, Toscana, Veneto 1 e 2.