
Roma, 28 ago. (Adnkronos) - "Ecco le nostre proposte a Draghi, non è credibile chi l'ha fatto cadere e ora gli intima di agire. Sì ai rigassificatori, Fdi che dice?". Così Enrico Letta ad Avvenire sul caro bollette. Per il segretario dem "all'estero aleggia l'incubo del 2011 e i tre protagonisti del centrodestra sono gli stessi. Con questa legge elettorale chi vagheggia il pareggio vive in una realtà parallela: votare altre liste avvantaggia oggettivamente Fdi". Quanto ai "diritti individuali e questione sociale sono complementari, non alternativi: noi vogliamo un'Italia avanzata, civile e moderna. Cattolici democratici sacrificati? Non è così, io vengo da quella storia. E nelle liste non ci sono miei 'cooptati': nel 2018 non è stato così". E sui bivi secchi, come i rigassificatori, il Pd da che parte sta? "Sta dalla parte dei rigassificatori come soluzione di transizione in questa emergenza. Con compensazioni per i territori coinvolti". Piuttosto, aggiunge il segretario del Pd, "giro la domanda a Giorgia Meloni: il sindaco di Piombino, di Fdi, è contrario. Lei da che parte sta?". E sul 25 settembre osserva: "O vince la destra o vinciamo noi. Chi vagheggia il pareggio vive in una realtà parallela. E ha smarrito qualsiasi principio di realtà".Ma Draghi è troppo ottimista quando dice che qualsiasi governo ce la farà? "Draghi è stato giustamente molto istituzionale parlando di 'qualunque governo'. La verità è che all'estero oggi aleggia un incubo. Tutti ricordano il baratro del 2011, con il governo Berlusconi - e Tremonti e Meloni ne erano ministri - costretto a dimettersi perché il Paese era sull'orlo della bancarotta. Dieci anni dopo l'Italia si è rialzata ed è risanata. Ma ecco che loro si ripresentano nella stessa formazione pronti per una nuova bancarotta. La preoccupazione evidentemente c'è tutta ed è legittima". Per Letta "è la destra italiana a non essere 'europea'. Vale a dire avanzata, civile, moderna. Sono, piuttosto, al fianco dell'Ungheria".
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