Milano, 20 feb. (Adnkronos) - Negli istituti di pena milanesi di Bollate, Opera e San Vittore nasceranno lo 'Sportello Lavoro' e lo 'Sportello Diritti'. Obiettivo, favorire l’orientamento, il reinserimento e la tutela dei diritti dei detenuti e delle detenute, garantendo il principio della funzione rieducativa della pena. È quanto ha stabilito un protocollo d’intesa firmato oggi tra Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria, Afol Metropolitana, Cgil, Cisl e Uil. L'amministrazione penitenziaria si impegna a rendere disponibili gli spazi dove poter svolgere le attività di sportello, mentre le altre istituzioni collaboreranno alla gestione. "Il lavoro -spiega l’assessora al Lavoro e Sviluppo Economico del Comune di Milano, Alessia Cappello- è un elemento fondante di indipendenza, crescita personale e, soprattutto in questo caso, può essere un’occasione di ripartenza e di rinascita. Grazie a questo protocollo e alla collaborazione con Afol Metropolitana possiamo aiutare e indirizzare anche chi si trova in un istituto penitenziario con percorsi di formazione o orientamento e al riconoscimento delle attitudini e capacità utili all’inserimento nel tessuto lavorativo". Il protocollo d’intesa ha l’obiettivo di "garantire che chi trascorre una parte della sua vita in un istituto penitenziario possa comunque avere accesso ai diritti fondamentali che gli vengono riconosciuti in quanto persona -sottolinea l’assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolé-. Gli sportelli Lavoro e Diritti avranno il compito di costruire consapevolezza nelle donne e negli uomini detenuti, per aiutarli a essere cittadine e cittadini onesti sia durante che dopo il loro percorso detentivo". In particolare, Afol Metropolitana gestirà lo Sportello Lavoro che consentirà alle persone sottoposte al regime restrittivo della propria libertà personale di accedere a percorsi di orientamento al lavoro, di formazione e d’inserimento lavorativo in attuazione del programma Gol-Garanzia occupabilità lavoratori. Le attività dello sportello saranno integrate con quelle del Celav (Centro di Mediazione al lavoro del Comune di Milano) e riguarderanno la valutazione delle competenze della persona, la stesura del curriculum vitae, la proposta di colloqui di orientamento, volti a fare un bilancio delle competenze e l’attivazione di interventi di inserimento lavorativo o formazione. Il Comune di Milano, le organizzazioni sindacali e gli altri soggetti sociali che operano all’interno degli istituti di pena milanesi si occuperanno, invece, degli Sportelli Diritti dove verranno fornite informazioni, orientamento e sostegno in merito ai servizi dell’anagrafe, ai servizi sociali, ai rapporti di lavoro in essere con l’amministrazione penitenziaria o con soggetti esterni, alla prestazioni sociali, al diritto di soggiorno delle persone straniere, con una particolare attenzione alla fruizione dei servizi pubblici del Comune di Milano.