Imprese: ExportUsa, ecco la business etiquette per avere successo nei meeting in Usa

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AdnKronos
Roma, 20 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Negli Stati Uniti esiste un codice specifico per affrontare un incontro di lavoro con un’azienda: l’improvvisazione è una prassi desueta che non appartiene alla cultura americana, per sua natura frenetica e orientata al risultato immediato. C’è uno schema a cui è necessario attenersi e che rispecchia esattamente tempistiche, aspettative e mentalità della controparte. Parola di ExportUsa.“Allinearsi con le modalità di approccio vigenti oltreoceano - precisa Astra Pagliai, direttore operativo di ExportUsa - è fondamentale. La frase 'ti chiamo, così ne parliamo', ad esempio, è inaccettabile: per condurre una trattativa, è necessario fissare un incontro e definire una scaletta di argomenti precisa”. Pianificare una riunione e preparare una presentazione sono elementi chiave da non sottovalutare. Le informazioni devono essere chiare, concise e in un inglese corretto. Per mantenere i rapporti, sarà poi indispensabile inviare una comunicazione riassuntiva così da fissare gli elementi salienti e definire delle tempistiche per dar seguito a quanto discusso.Ma cosa prevede la business etiquette? Utilizzare un outfit formale, mantenere la distanza di un braccio dall’interlocutore, avere un atteggiamento cordiale descrivendo il proprio viaggio e la propria esperienza negli Stati Uniti dando la classica stretta di mano sono elementi utili per rompere il ghiaccio. “Da scongiurare, invece, atteggiamenti troppo confidenziali - aggiunge Astra Pagliai - come la pacca sulla spalla o gli abbracci, nonché tutti quei commenti su temi di carattere politico o religioso. Mentre sovrapporre le voci o utilizzare un tono di voce alto in Italia è considerato relativamente normale, per un americano (così come per una controparte nord europea o asiatica) è sintomo di cattiva educazione, indisciplinatezza e aggressività. In America, non c’è mai un’altra occasione per fare una buona impressione: bisogna diventare americani agli occhi degli americani”.

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