Los Angeles, 1 mar. -(Adnkronos) - Si chiude con un accordo da 28.85 milioni di dollari di risarcimento la causa intentata da Vanessa Bryant, moglie di Kobe e mamma di Gianna Bryant (entrambi scomparsi tragicamente nel gennaio 2020 a seguito di un incidente in elicottero), contro chi aveva diffuso nelle ore successive alla morte dei propri congiunti le foto dei loro cadaveri. Scatti che furono diffusi soprattutto tra gli impiegati dei pompieri e della polizia locale di Los Angeles, con immagini che li ritraevano consultare le foto durante ricevimenti e banchetti e in un caso condividendo anche con un barista quegli scatti rubati durante le operazioni di soccorso sulla collina di Calabasas dove è successa la tragedia. Una cifra quindi quasi doppia rispetto ai 15 milioni di dollari fissati dal giudice nell’agosto 2022, in cui la vedova Bryant aveva raccontato di aver avuto attacchi di panico per settimane anche a causa del trauma indotto dalla condotta dei personaggi finiti sotto processo: “La giornata di oggi segna il culmine della battaglia condotta dalla signora Vanessa Bryant per ritenere responsabili coloro che hanno tenuto questi atteggiamenti grotteschi. Ha combattuto per suo marito, per sua figlia e più in generale per far rispettare i diritti dei defunti, combattendo inaccettabili mancanze di rispetto”, spiega l’avvocato della famiglia Bryant.