Pavia: ucciso e dato alle fiamme, dopo i fratelli arrestati anche i genitori della ex

cronaca
AdnKronos
Milano, 2 mar. (Adnkronos) - Dopo l'arresto dei due fratelli della ex compagna del 44enne egiziano ritrovato carbonizzato lo scorso 14 gennaio, questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Pavia hanno arrestato anche i genitori della donna. Da una sua passata relazione con la vittima, aveva avuto una figlia. E, secondo gli inquirenti, sarebbe stato proprio l'affidamento della bambina alla base dei fatti. Dalle indagini era emerso che l'esecuzione materiale dell'omicidio, avvenuto nella serata dell'11 gennaio scorso in un capannone industriale di Cassolnovo, dove il 44enne era stato colpito con almeno tre colpi di fucile da caccia calibro 12 e un colpo di pistola calibro 9, e successivamente dato alle fiamme all'interno della sua auto nei boschi di Morsella di Pavia, non sarebbe stata compiuta solo dai fratelli Claudio e Massimo Rondinelli, ma anche dal loro padre Antonio Rondinelli. Nei suoi confronti, stamane è stata eseguita un'ordinanza cautelare di custodia in carcere, per concorso in omicidio.Ad ulteriore conferma dell'ipotesi della natura concordata dell'azione e della matrice collettiva e familiare della decisione è giunto anche un ultimo elemento: l'analisi dei dati del traffico telefonico, oltre ad alcune dichiarazioni rese persone informate sui fatti, ha confermato che dopo una lite avvenuta nel tardo pomeriggio dell'11 gennaio, giorno dell'omicidio, la moglie di Antonio Rondinelli, Carmela Calabrese, madre di Claudio e Massimo Rondinelli, tra le 19 e le 20.15 di quella stessa sera avrebbe diramato una vera e propria serie di convocazioni, riunendo tutti i familiari e dando così avvio alla serie di gravi fatti che hanno condotto alla morte del 44enne egiziano. Per tali ragioni, anche lei stamattina è stata arrestata con l'accusa di concorso in omicidio e posta agli arresti domiciliari.

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