Migranti: Verducci, 'a Crotone dolore indicibile, 'perché non ci avete soccorso?''

politica
AdnKronos
Roma, 2 mar. (Adnkronos) - "Sto tornando da Crotone. Con alcuni parlamentari Pd, e tra loro Elly Schlein, abbiamo deciso di esserci. La giornata di oggi è racchiusa nell'immagine del Presidente Mattarella in piedi in silenzio di fronte alle bare, quelle marroni delle donne e degli uomini, quelle bianche dei bambini e delle bambine circondate da peluche e giocattoli". Lo scrive Francesco Verducci, senatore Pd, su Facebook. "La strada che conduce a Crotone è costeggiata da un mare bellissimo, lo Ionio, lo stesso mare che lega Italia, Grecia e Turchia, Europa e Medio Oriente. La gran parte dei naufraghi proveniva da Afganistan, Siria, Iran, Pakistan. Cercava scampo da guerre e atrocità indicibili. Ci sono condizioni in cui partire è un dovere, per un padre o per una madre, perchè è l'unico modo per salvare i propri figli dall'inferno in terra, anche a costo di mettere a rischio la vita"."Ho cercato di fissare il più a lungo possibile le bare, una di fianco all'altra, nella gigantesca camera ardente, in modo da tenerle impresse. Abbiamo incontrato una madre che ha perduto le sue figlie, e poi un padre e un bambino unici sopravvissuti di una intera famiglia, una sposa di 21 anni che ha perduto il compagno. Masur, adolescente, partito da Kabul con tutta la sua famiglia cinque mesi fa, non ha più nessuno, tutti inghiottiti dal mare. 'Perchè non ci avete soccorso?' Ha chiesto. "Perchè non li abbiamo soccorsi? Come è stato possibile far finta di nulla, non aver voluto attivare le procedure di salvataggio? Com'è possibile che ci possa spaventare, o sembrare sconveniente, salvare la vita a un bambino o a una mamma che stanno per affondare?", continua Verducci. "C'è una spianata di bare a Crotone, come fu a Lampedusa. Davanti ai cancelli ci sono fiori e cartelli colorati lasciati dai ragazzi delle scuole. C'è un dolore indicibile. Ci sono persone in fila. È come se l'umanità intera fosse in quelle bare, qui a Crotone. Non sono stranieri, siamo noi".

Leggi anche

SIDDURA