Pd: Cacciari, 'Schlein non è l'anti-Meloni ma può cambiare dem'

politica
AdnKronos
Roma, 3 mar. (Adnkronos) - "Elly Schlein non è l’anti-Meloni ma può cambiare il Pd". Lo dice Massimo Cacciari in un’intervista al settimanale TPI. La neo-segretaria del Pd “ha delle carte da giocare”, sostiene Cacciari. “È giovane e donna: dopo l’affermazione di Giorgia Meloni, era vitale anche per il Pd dare un segnale di rinnovamento in questa direzione”. Attenzione però, avvisa il filosofo, a fare confronti con la premier: “Macché anti-Meloni”, dice Cacciari. “La presidente del Consiglio ha un suo messaggio: è tutta 'popolo e plebe'. E poi sono dieci anni che si costruisce il suo partito con le lotte politiche interne. Qui invece siamo alla fantapolitica. Una che è iscritta a un partito da due mesi, ne diventa segretario, ci rendiamo conto?“Prende voti quasi solo nelle Ztl”, aggiunge il filosofo, commentando i dati. “Può piacere o non piacere ma la verità è questa: l’affermazione di Schlein deriva da questa base, le cosiddette Ztl, la stessa provenienza del voto politico al Pd. Prendiamo il centro storico per antonomasia, quello di Venezia: lì ha preso il 70 per cento e guarda caso è l’unica zona dove quel partito riesce ancora a ottenere percentuali decenti. Non c’è stato alcun allargamento dei consensi ed è questa la cosa drammatica”, sostiene l’ex sindaco. “Tra le cose che dovrà dire, una volta finito di cantare 'Bella Ciao’, ci sarà anche qualcosa di autonomo e di proprio rispetto alla guerra e al conflitto tra Nato e Russia. Se dice le stesse cose di Meloni, allora è inutile”, spiega. Se vuole "costruire un nuovo inizio” per il Pd dovrà “cominciare a decidere davvero”, anche a costo di subire scissioni. "Una scommessa che, se gioca bene le sue carte, può diventare entusiasmante” ma per arrivare a tanto dovrà “scegliere una linea autonoma rispetto a quella liberal-liberista che ha dominato il Pd da 20 anni a questa parte”. “Ha ottenuto l’appoggio dell’elettorato ma se si limiterà a rimescolare i cocci, allora non arriverà a niente: cocci sono e cocci resteranno”, prevede il filosofo. “È tutto nelle sue mani, vediamo se riuscirà a costruire un nuovo inizio".

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