Roma, 13 apr. (Adnkronos) - "L’ampia discrezionalità di cui dispone il legislatore nella quantificazione delle pene incontra il proprio limite nella manifesta sproporzione della singola scelta sanzionatoria, sia in relazione alle pene previste per altre figure di reato, sia rispetto alla intrinseca gravità delle condotte abbracciate da una singola figura di reato. Il tema è divenuto sempre più centrale per la Corte costituzionale e costituisce uno degli ambiti elettivi del vaglio di ragionevolezza sulle previsioni legislative. La severità della pena comminata dal legislatore non può essere manifestamente sproporzionata rispetto alla gravità oggettiva e soggettiva del reato". Lo ha affermato la presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra, nella relazione sull'attività della Consulta del 2022.
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