25 aprile: Moratti, 'io antifascista, ma questa festa non accomuna tutti'

politica
AdnKronos
Milano, 26 apr. (Adnkronos) - "Io penso che ci sia ancora un sentimento che non accomuna tutti in questo 25 aprile, che una parte politica si consideri ancora unica depositaria dei valori della libertà e della democrazia che invece sono patrimonio di tutti e che questo renda difficile la partecipazione a questa giornata degli altri partiti". Lo afferma Letizia Moratti, ex candidata civica per il Terzo Polo in Lombardia, in un'intervista a La Stampa. L'ex sindaco di Milano spiega di non aver partecipato al corteo perché "ho sempre timore che la mia partecipazione risulti divisiva. E questo lo dico con un sentimento di tristezza, perché la storia della mia famiglia è fortemente accumunata dalla Resistenza, non solo perché mio padre era un partigiano". Militanti ed esponenti dei partiti che l'hanno sostenuta all'ultima campagna elettorale per la guida della regione Lombardia, però, c'erano: "Sono contenta -dice- ed è la dimostrazione che i valori fondanti del 25 aprile non appartengono a una sola parte". Del resto, "libertà e democrazia sono un baluardo sempre attuale anche per chi, come in Ucraina sta combattendo per questi valori". Il centrodestra, invece, non c'era: "Forse per gli stessi timori che ho io". dice."Io -sottolinea ancora- mi considero orgogliosamente antifascista e credo che il 25 aprile debba essere celebrata come festa della Liberazione e della libertà di tutti". Anche se ancora c'è chi fa fatica a dirsi antifascista: "Credo che alla fine si debba andare alla sostanza: se si crede nei valori della libertà e della democrazia, allora non si può essere fascisti. Temo però -conclude- che vi sia sempre qualcuno che sia alla ricerca di una prova che questo non sia vero".

Leggi anche