Milano, 26 apr. (Adnkronos) - Le temperature record hanno fatto crescere a dismisura i fabbisogni delle coltivazioni, ma i prelievi di acqua per l’agricoltura si sono ridotti quasi della metà a causa della siccità. Questa la fotografia del 2022 scattata da Anbi Lombardia nel 'Report sulla stagione irrigua in Lombardia 2022', presentato questa mattina a Milano da Anbi Lombardia, l’associazione che rappresenta i 12 consorzi di bonifica e di irrigazione operanti in regione. Giunto alla terza edizione e realizzato attraverso il lavoro del Cedater, il centro dati acqua e territorio rurale gestito dall'associazione, lo studio evidenzia come il secondo anno più caldo di sempre e il nuovo record minimo di precipitazioni del periodo di riferimento (2006-2020) abbiano fatto della stagione irrigua del 2022 una delle più critiche di sempre. Nel corso dell'anno, infatti, si è assistito a una vera e propria impennata del fabbisogno idrico delle colture, basti pensare che nel mese di luglio sono stati largamente superati i 200 millimetri mensili di fabbisogno irriguo netto (rispetto a una media vicina ai 140 mm), a fronte di piogge che si sono fermate a 41 mm di precipitazione media complessiva nell’areale di pianura, segnando un deficit pluviometrico negativo che oscilla tra i 30 e i 60 millimetri. Con riserve idriche ridotte del 60 per cento, l’irrigazione è riuscita solo in parte a colmare questa differenza. I 4,6 miliardi di metri cubi d’acqua prelevati (il dato è riferito alle sole acque superficiali e mostra una riduzione di quasi la metà rispetto ai volumi mediamente utilizzati) non sono bastati a fronteggiare interamente le necessità irrigue, influendo anche sull’equilibrio ambientale complessivo a partire dalla riduzione della falda."L’elaborazione di questi dati -spiega il presidente di Anbi Lombardia, Alessandro Rota- ci permette sempre più di supportare la pianificazione regionale nella gestione dell’acqua, indispensabile per affrontare le sfide della mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici che ormai investono anche una regione tradizionalmente ricca d’acque come la nostra. Il sapiente lavoro dei consorzi e la sinergia con Regione Lombardia ha però permesso di utilizzare al meglio l’acqua disponibile, evitando così il tracollo del sistema agricolo lombardo che, secondo le prime stime economiche sul 2022, ha varcato la soglia dei 10 miliardi di euro riferiti alla sola produzione lorda vendibile a cui va aggiunto il valore del comparto agroalimentare di trasformazione". Intanto la stagione irrigua 2023 è ormai avviata: "Come Anbi Lombardia -avverte Rota- abbiamo individuato con chiarezza l’obiettivo primario dei prossimi mesi: tutelare e indirizzare le riserve idriche verso l’agricoltura. In ogni sede, a partire dal Tavolo regionale permanente per l’utilizzo idrico in agricoltura, abbiamo ribadito, non solo le precise indicazioni di legge che vedono l’agricoltura seconda solo dopo al consumo umano, ma soprattutto l’inderogabile necessità di salvaguardare la sicurezza nell’approvvigionamento alimentare e la tenuta di un settore chiave per l’economia italiana come quello agricolo".