
Roma, 22 mag (Adnkronos) - Uno "smantellamento con la revisione strutturale anche di alcuni obiettivi previsti due anni fa e ormai superati dagli eventi" è la conseguenza del fatto che "gran parte del Pnrr non è spendibile. C'è un problema di quantità di interventi e uno di qualità. Non si può spendere tanto per spendere. Quindi noi stiamo immaginando dei cambiamenti importanti. Ciò comporterà il definanziamento di una serie di interventi non strategici, su cui abbiamo acquisito la certezza di non realizzabilità". Lo dice Raffaele Fitto in un colloquio con la 'Stampa'."Ci stiamo lavorando con senso di responsabilità" e per il capitolo infrastrutture "quelle grandi non sono tutte realizzabili, perché il sistema imprenditoriale italiano non è in grado di triplicare in un anno questo genere di interventi", spiega il ministro con delega al Pnnr."E' questione di pochi giorni, poi sarà tutto chiaro"; "noi stiamo lavorando e porteremo in Europa fatti, non chiacchiere, per spiegare perché il Pnrr va smantellato e profondamente cambiato anche negli obiettivi. Altrimenti ci facciamo molto, molto male", dice Fitto spiegando: "In pochi mesi abbiamo monitorato l'utilizzo dei fondi europei 2014-2020. Tre anni dopo la scadenza, su 126 miliardi ne abbiamo speso il 34%. Vogliamo riproporre questo schema con i fondi del Pnrr che sono quasi il doppio (ai 220 miliardi bisogna aggiungere i 30 del fondo complementare), con meno della metà di tempo di spesa, regole e vincoli molto più rigidi?".
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