Trieste, 12 apr. (Adnkronos) - "Le storie nazionali si sono immerse in una storia globale. Le vicende dell’intero continente e del mondo hanno incontrato grandi sofferenze. Occorre non dimenticarlo. Volgendo lo sguardo al cammino compiuto, in Europa, appare fuori da ogni dubbio che la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana debbano essere orgogliose delle mete raggiunte in questi anni. Incontrarsi non è stato scontato e non sono mancate incomprensioni lungo il percorso; difficoltà che, tuttavia, non hanno impedito ai nostri Paesi di progredire costantemente, dando vita a un partenariato profondo e articolato che ci vede lavorare fianco a fianco sui temi prioritari dell’agenda europea e internazionale". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento della laurea honoris causa da parte dell'Università di Trieste, unitamente al Presidente emerito della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor."Non è stato agevole. Tanto più -ha rimarcato il Capo dello Stato- assume valore quanto realizzato dai nostri Paesi. Questi territori, segnati prima dall’aggressione del Terzo Reich e del Regno d’Italia al Regno di Jugoslavia nell’aprile del 1941, poi sottratti alle sovranità nazionali precedenti e riuniti dal regime nazista in un’unica ‘Adriatisches Kunstenland’ nel 1943, hanno drammaticamente sofferto, alla conclusione della guerra, anche le sue conseguenza, tra queste quelle inferte dal regime comunista, e hanno faticato, nel dopoguerra, a trovare un equilibrio". "È stato, il nostro, un viaggio in comune, nutrito da apporti importanti. La storica visita a Lubiana del Presidente della Repubblica, Cossiga -primo Capo di Stato straniero a recarsi nella Slovenia indipendente- il 17 gennaio 1992 e l’adozione della 'Dichiarazione Congiunta sull'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana' -ha ricordato Mattarella- hanno dischiuso le porte al dialogo, sottolineando fin dall’inizio la comune volontà di lavorare assieme per una nuova Europa, fondata su democrazia, pace e unità. Tra pochi giorni verranno celebrati i vent’anni dell’ingresso della Slovenia nell’Unione europea, per il quale non fu indifferente il confronto sviluppato tra Lubiana e Roma".