Eni: Ugl, confermiamo stato agitazione, nessuna risposta da Governo

mercoledì 27 gennaio 2016
Roma, 27 gen. (AdnKronos) - "Se il governo ha davvero a cuore l’industria e lo sviluppo del Paese, non può ignorare e lasciare libera Eni di disimpegnarsi dalla Chimica e quindi da Versalis, perché la ricadute in termini occupazionali saranno pesantissime in tutto il Paese sia al Sud sia al Nord". Lo ha ribadito l’Ugl rappresentata oggi dal segretario confederale, Fiovo Bitti, e dal segretario nazionale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati, nel corso dell’audizione già conclusa in commissione Lavoro alla Camera sulle ricadute occupazionali della vicenda Versalis.Per Ulgiati "un governo in cerca di occasioni di crescita e in lotta costante contro la disoccupazione non può permettersi il lusso far perdere all’Italia un settore strategico come quello della Chimica, a cui sono collegati altri importanti assets industriali, a meno che non voglio di fatto auto-contraddire le gran parte della propaganda renziana, in particolare sulle prospettive di ripresa che attendono il Paese". Per queste ragioni, afferma in conclusione il segretario nazionale dell’Ugl Chimici, "manteniamo il nostro stato di agitazione, al quale potranno aggiungersi ove necessario altre forme di protesta, fino a quando non riceveremo risposte concrete dal governo".
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