Cina: Diana Bracco, con Pechino relazioni durature, grande potenziale
giovedì 28 gennaio 2016
Milano, 28 gen. (AdnKronos) - "Contribuire alla crescita della Cina è un onore per un'azienda italiana". Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del gruppo Bracco, in un'intervista al quotidiano Il Sole 24 Ore, fa il punto della storia imprenditoriale della multinazionale farmaceutica in Cina, un Paese dove il gruppo è presente "con oltre 4.500 operatori della salute attivi in oltre 2mila strutture ospedaliere cinesi". Proprio oggi comincia la missione di due giorni del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: alla vigilia della firma di importanti accordi, Bracco spiega la strategia e le prospettive di una "collaborazione" importante. "Crediamo, in qualità di azienda impegnata nella salute, che lo scambio sia foriero di sviluppo lungo due direttrici: da un lato - spiega il presidente - abbiamo delle eccellenze da portare, frutto della capacità di fare innovazione, dall'altro abbiamo molto da apprendere da un sistema complesso e cosi velocemente attraversato dal cambiamento come quello sanitario cinese".Il gruppo farmaceutico è arrivato in Cina in modo graduale, a partire dagli anni Ottanta, e prima di molte altre società italiane. Fondamentale, come data, il 2001, quando nasce la joint venture al 70% con la realtà cinese Sine Pharmaceutical. Poi, nel 2004, il primo grande stabilimento nell'area di Shanghai.
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