A dicembre retribuzioni invariate su mese, +1,3% su anno
giovedì 28 gennaio 2016
Roma, 28 gen. (Labitalia) - Alla fine di dicembre 2015 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 60,9% degli occupati dipendenti e corrispondono al 58,0% del monte retributivo osservato. Lo rileva l'Istat. Nel mese di dicembre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell'1,3% nei confronti di dicembre 2014. Nella media del 2015 la retribuzione oraria è cresciuta dell’1,1% rispetto all’anno precedente, continua la nota. Con riferimento ai principali macrosettori, a dicembre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione, prosegue l'Istat. I settori che a dicembre presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia e petroli (4,4%); estrazioni minerali (4,2%); energia elettrica e gas (3,9%). Si registrano variazioni nulle nel settore delle telecomunicazioni, del credito e assicurazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione, continua la nota. Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di dicembre è stato recepito un nuovo accordo e uno è scaduto. Alla fine di dicembre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 39,1% nel totale dell’economia e del 21,3% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 56,4 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 35,0 mesi per quelli del settore privato, conclude l'Istat.
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