Confindustria: Scaroni, serve lobbista a presidenza, io resto a Rothschild

martedì 2 febbraio 2016
Roma, 2 feb. (AdnKronos) - L'ex ad di Eni e attuale Deputy Chairman di Rothschild, Paolo Scaroni, smentisce una sua possibile candidatura alla presidenza di Confindustria. "No, perché io sto a Londra e siccome non ho nessuna intenzione di lasciare il mio ruolo alla banca Rothchild, capisce che non posso occuparmi di temi romani" risponde Scaroni ad una domanda di Giovanni Minoli a Mix24 su Radio24 su un'eventuale sua candidatura alla presidenza di viale dell'Astronomia. "Io penso -sottolinea Scaroni- che i fasti della Confindustria del passato, quando la nomina del presidente di Confindustria era il primo titolo del Corriere della Sera, siano un po' dietro di noi. Nel senso che nel mondo solo la Confindustria italiana aveva un ruolo così importante, e ce l’aveva proprio perché i governi erano deboli. In un mondo di governi deboli, sindacati e Confindustria erano forti", aggiunge Scaroni. Adesso che è tornata la politica serve meno? chiede Minoli e Scaroni conferma: "Oggi serve meno". "Penso che tutte le qualità che fanno un grande imprenditore sono le stesse che non servono per fare il presidente di Confindustria. Il grande imprenditore -spiega Scaroni- è una persona concreta, pragmatica, che vuole le cose, che le cose avvengano. Il presidente di Confindustria è un mestiere da politico, è un mestiere da lobbista e quindi le qualità sono molto diverse, quelle che vengono richieste", conclude.
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