Roma, 2 feb. (AdnKronos) - "La periodica rilevazione mensile va sempre letta con la cautela implicita nel breve periodo considerato. Analizzando soprattutto gli occupati, che rappresentano il migliore indicatore di inclusione, e rileggendo i mesi precedenti, si rivela un mercato del lavoro in miglioramento rispetto ad un anno fa ma oggi ancora instabile". Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell'Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).Se è positivo l'andamento dei lavori dipendenti, tanto permanenti quanto a termine, sottolinea Sacconi, "è preoccupante il calo di quelli indipendenti solo in parte compensato dai primi. Noi dobbiamo favorire invece l'autoimpiego anche quando indotto dalla necessità perché esso è sempre migliore della inattività e perché dal poco di una fase iniziale si può poi generare un'impresa strutturata e destinata a crescere. Il lavoro indipendente merita tutele, e ce ne occuperemo nel nuovo disegno di legge, ma anche una fiscalità semplificata e per cassa, soprattutto nel periodo di start up". "Noi -aggiunge Sacconi- dobbiamo guardare a tutti i lavori e immaginare una società attiva in cui perfino un poor worker è meglio di un disoccupato purché lavori nel rispetto delle regole. Le società più attive e inclusive della nostra raggiungono alti tassi di occupazione anche con i mini jobs perché lavorare è sempre meglio che non lavorare ed avvicina di più al lavoro e al reddito desiderati".
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