Lombardia: in Consiglio Regione frontalieri ed efficienza energetica (4)
giovedì 4 febbraio 2016
(AdnKronos) - Il nuovo accordo fiscale destinato ai frontalieri è stato al centro del dibattito della seduta della Commissione Speciale Rapporti Lombardia Svizzera, presieduta da Antonello Formenti (Lega Nord). A spiegare i contenuti del documento, che ancora deve passare in Parlamento, è stato il negoziatore per il governo italiano Vieri Ceriani, alla presenza dell’assessore Francesca Brianza (già presidente della commissione) e dei Consiglieri Francesco Dotti (Fdi), Mauro Piazza (Ncd), Luca Gaffuri e Alessandro Alfieri (Pd), Daniela Maroni e Lino Fossati (Lista Maroni) Stefano Buffagni e Paola Macchi (M5S).L’accordo, che sarà operativo nel 2019, in sostanza cambia il meccanismo di tassazione, prevedendo che alla Svizzera resterà il 70% (oggi era il 100% salvo poi il ristorno del 40% per i Comuni di frontiera) mentre lo Stato di residenza applicherà le proprie imposte sui redditi delle persone fisiche. Vieri Ceriani ha aggiunto che le nuove norme saranno sottoposte a eventuali revisioni ogni 5 anni e che si prevede un adeguamento al nuovo trattamento entro 10 anni. Mentre sui ristorni è previsto un apposito articolo nella legge di ratifica. Preoccupazioni sono state espresse sia dai rappresentanti delle Province e dei sindacati che hanno segnalato due perplessità: l’incertezza sui ristorni ai Comuni che potrebbe creare ricadute occupazionali e l’aggravio di tassazione per il lavoratore frontaliere e di conseguenza per la sua famiglia.
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