Padova: Confindustria, a fine anno produzione a +2,4% (4)
giovedì 18 febbraio 2016
(AdnKronos) - (Adnkronos) - "Occorre dare concrete ragioni di fiducia a famiglie e imprese, non indebolire la determinazione, anzi alzare l’intensità delle politiche di sostegno alla ripresa. Recependo in pieno la ricetta Draghi, sul piano generale e anche locale: investimenti pubblici soprattutto infrastrutturali e tassazione bassa per tornare a crescere. Lo “shock fiscale” annunciato in luglio dal premier Matteo Renzi non resti uno slogan balneare, ma un obiettivo di legislatura da finanziare attraverso una drastica cura dimagrante della spesa pubblica, unita alla lotta all’evasione e ai margini di manovra Ue", commenta. "La legge di Stabilità - dichiara Finco - ha introdotto alcuni interventi positivi come il superammortamento, che incentiva l’investimento in beni strumentali, quello sui macchinari imbullonati e il nuovo welfare aziendale. Altri continuano invece a costituire un freno all’efficienza delle imprese, penso al rinvio della riduzione dell’aliquota Ires, ma anche a burocrazia e incertezza del diritto. Non dobbiamo poi dimenticare la ‘spada di Damocle’ delle clausole di salvaguardia, che comportano potenziali incrementi di imposte tra i 15 e i 19 miliardi nei prossimi anni. Aggiungo che per il 2015 il Centro Studi Confindustria ha stimato la pressione fiscale effettiva al 49,4% del Pil. E non potremo far scendere le imposte finchè non ridurremo la spesa corrente (passata da 671 miliardi nel 2012 a 692 miliardi nel 2014 al netto degli interessi)".
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