Imprese: Pwc, in Italia 21% vittima di crimini economici
giovedì 25 febbraio 2016
Milano, 25 feb. (AdnKronos) - In Italia un’azienda su cinque, il 21%, ha subito frodi economico-finanziarie negli ultimi due anni. Meno rispetto al resto del mondo, dove il 36% delle società è stata vittima di crimini economici. E' quanto emerge dalla ricerca 'Globale Crime Survey 2016' di Pwc sul fenomeno delle frodi economico-finanziarie, dalla corruzione al cybercrime. I risultati sono stati raccolti attraverso oltre 6.300 interviste in 115 Paesi, coinvolgendo 142 aziende italiane. I dati sono in lieve calo rispetto all'edizione 2014, quando i crimini in Italia erano al 23% e al 37% nel mondo. In Italia la categoria di frode più diffusa è l’appropriazione indebita, che rappresenta il 70% circa delle frodi dichiarate (65% nel 2014), seguita dalla corruzione in crescita al 23% (13% nella precedente edizione). Al terzo posto si conferma il cybercrime, riportato nel 20% dei casi (22% nel 2014).Nonostante il calo marginale dei crimini economici complessivamente registrato, il costo finanziario di ciascuna frode è in aumento. Il 14% degli intervistati ha dichiarato di aver subito perdite per oltre 1 milione di dollari negli ultimi due anni. Dato che risulta particolarmente elevato in Italia, dove il 27% delle aziende dichiara danni superiori al milione di euro.
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