Gb: Legget (Ubp), con Brexit Ue rischia un terremoto

Milano, 2 mar. (AdnKronos) - Una eventuale Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, rischia di essere un terremoto per la Ue, già alle prese con la crisi dei migranti e con le difficoltà dell'euro. E' quanto afferma Victoria Legget, gestore azionario europeo della banca svizzera Union Bancaire Privée. Se al referendum del prossimo 23 giugno dovessero vincere i favorevoli all'uscita della Gran Bretagna, "le conseguenze per l’Europa potrebbero essere notevoli, persino sismiche. Il Regno Unito è sede di un hub finanziario globale, è la quinta economia mondiale e ha un programma di armamento nucleare. Tuttavia, nessuno di questi fattori è cruciale quanto uno: la tempistica". Legget sottolinea che la Ue "attualmente è messa alla prova in molti modi. La crisi migratoria, le difficoltà dell’euro, le diverse agende nazionali e la delusione in diversi Stati membri sono motivi sufficientemente gravi perché l’Ue manifesti preoccupazioni di fronte all’eventualità dell’uscita della Gran Bretagna". Però è anche possibile che l’Ue "sopravviva a questi shock, così come è sopravvissuta molte altre volte per proseguire verso 'un’unione sempre più stretta'. In caso di Brexit le stime più pessimistiche indicano un calo del Prodotto interno lordo tra il 6,3% e il 9,5%, "analogamente a quanto registrato in corrispondenza della crisi del 2008", nel caso in cui Londra non riuscisse a concludere accordi commerciali favorevoli con il resto dell'Unione europea. Nello scenario più ottimistico, invece, con buone condizioni commerciali e una de-regulation, la Gran Bretagna potrebbe guadagnare circa l’1,5% del Pil l’anno nel lungo periodo.