Milano, 3 mar. - (AdnKronos) - Da luogo utilizzato dalla criminalità organizzata a casa rifugio per accogliere le donne vittime di violenza e maltrattamenti. In un bene confiscato alle mafie e assegnato con un bando del Comune al centro antiviolenza Telefono Donna nasce oggi lo spazio protetto "Il Battello" . Accoglierà donne in condizioni di bisogno intercettate e soccorse dalle operatrici del centro antiviolenza attivo da quasi 25 anni presso l'ospedale Niguarda.L' anno scorso la rete dei centri e dei servizi antiviolenza convenzionati con il Comune ha intercettato quasi 1.300 donne che hanno avuto bisogno di interventi diversi, dall'ascolto, all'accoglienza, dall'assistenza psicologia a quella legale. La casa rifugio è stata presentata oggi alla Casa dei Diritti dalla fondatrice di Telefono Donna, Stefania Bartoccetti e dall'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino."Per la realizzazione di questa nuova casa rifugio - afferma l'assessore Majorino - abbiamo messo insieme risorse, capacità di costruire alleanze positive e percorsi di cittadinanza attiva ponendo al centro della nostra azione persone che hanno bisogno, donne in situazioni di fragilità cui dare sostegno e accompagnamento per vincere la sfida del proprio riscatto. Dobbiamo far sapere a queste donne che non sono sole, che ci sono luoghi a cui bussare, numeri da chiamare per essere ascoltate, persone a cui affidarsi. Nel 2015 la rete dei centri antiviolenza ha assistito quasi 1.300 donne, ma sono molte di più quelle che ancora non trovano il coraggio di denunciare la violenza subita e chiedere aiuto. A loro vogliamo dire che le case rifugio ci sono e che in questi luoghi è possibile costruire legami, riporre fiducia. La collaborazione con Telefono Donna per l'apertura di questo luogo di accoglienza è un altro efficace esempio di collaborazione tra pubblico e privato che in questo particolare caso è ancora più significativo, perché realizzato nell'ambito della cultura della legalità, restituendo beni sequestrati e confiscati alle mafie alla cittadinanza".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.