Lombardia: Fava, politica agricola Ue gratifichi e non sia penalizzante

giovedì 3 marzo 2016
Milano, 3 mar. (AdnKronos) - Il mercato agricolo è "quello che oggi subisce più degli altri le scelte sbagliate dell'Europa, pur essendo di fatto quello più assistito. La Ue deve tornare alle origini, avere a cuore la sua ossatura che è il mercato agricolo e maturare la consapevolezza che nasce come Europa delle Regioni". E' quanto afferma Gianni Fava, assessore all'Agricoltura della regione Lombardia, che oggi è intervenuto ad 'Academy 2016', la convention annuale di Confagricoltura Lombardia presso la Business School del Sole 24 Ore. "Nel 1985 - spiega Fava - l'82% del bilancio era gravato dal peso della politica agricola comune; a 30 anni di distanza ci siamo assestati attorno al 37%, mentre i Paesi aderenti sono passati da 14 a 28". In questa trasformazione "l'Europa ha smesso di intervenire sulla parte produttiva del mercato agricolo" e "oggi abbiamo una Pac caratterizzata da misure, quelle agroambientali, che non producono nulla". "Siamo usciti da una negoziazione del Psr che ha logorato le attese delle imprese, non sostenute da un governo che non aveva interesse ad avvantaggiare la Lombardia", prosegue l'assessore. Una "negoziazione non in linea con le esigenze delle imprese, da cui è scaturito un ritardo di due anni dall'avvio effettivo degli interventi".
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