Call center: Asstel, serve nuova politica industriale per crescita (2)

mercoledì 9 marzo 2016
(AdnKronos) - Il Ccnl Telecomunicazioni, che è di riferimento dell’intera filiera e, quindi, anche dei call center, sottolinea il direttore di Asstel, "gioca un ruolo centrale nel percorso di individuazione di diritti, doveri, regole e garanzie minime comuni. Al contrario riteniamo profondamente sbagliati i tentativi di costruire nuovi modelli contrattuali a basso costo, avviando una stagione di turismo contrattuale dagli esiti nefasti per un settore labour intensive e caratterizzato da una forte concorrenza qual è quello dei call center". In questa eventualità, aggiunge ancora Di Raimondo, "si rischia di avere come risultato finale un effetto esclusivamente di dumping, allontanando la soluzione dei problemi". Per questo, conclude, "come Asstel siamo pronti, all’interno del Ccnl, a confrontarci con il sindacato su eventuali interventi di miglioramento degli attuali assetti contrattuali che si rendessero necessari, a partire dalle modalità e dalle condizioni di attuazione del principio che disciplina la gestione dei rapporti di lavoro nei casi cambi appalto per le attività di call center, misura introdotta recentemente dal legislatore".
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