Milano: Bbb, stop a parcheggio via Borgogna, compromette sicurezza
venerdì 11 marzo 2016
Milano, 11 mar. - (AdnKronos) - Il cantiere allestito in Piazza San Babila per la costruzione del parcheggio interrato di via Borgogna mette a rischio la sicurezza di migliaia di persone. L'ultima richiesta di 'azzeramento' dell'attività in corso è di ieri, ed è firmata dall'ad della Brian & Barry Building San Babila, Carlo Zaccardi. La Bbb non è un esercizio commerciale comune. Occupa un palazzo importante di sette piani, alto 32 metri dove, ogni giorno, vi accedono circa 4.500 persone oltre ai 150 dipendenti che ci lavorano. Persone "della cui incolumità e sicurezza la società è garante", scrive Zaccardi nella lettera indirizzata ad assessorati, Croce Rossa, Polizia, sindaco e altri destinatari nella quale si chiede "l'apertura di un tavolo tecnico per la risoluzione delle problematiche inerenti alla tutela della sicurezza e dell'incolumità pubblica e l'interruzione delle attività di cantierizzazione". Con tanto di "diffida a provvedere".La situazione è questa. Il cantiere per il parcheggio prevede, come ricorda Zaccardi, "il posizionamento di un ostacolo fisso costituito dalle cesate di cantiere, lungo tutto il fronte del Building e anche dinanzi all'uscita di sicurezza dell'edificio" con una conseguente "riduzione a solo 1,5 metri di larghezza del marciapiede antistante il quale viene ristretto e chiuso dalle cesate di oltre 25 metri senza sbocco alcuno". Il cantiere, quindi "ostacola la possibilità per i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e per le amnulanze di raggiungere l'immobile, considerato lo spazio residuo troppo angusto per poter consentire il passaggio degli automezzi". Soprattutto "non rende possibile il deflusso delle persone dal Building in caso di mergenza".Due conti: tenendo conto degli oltre 4.500 accessi giornalieri all'edificio e dell'altezza dello stesso, la larghezza del passaggio residuo, per poter garantire l'evacuazione in caso di pericolo dovrebbe essere almeno di 3,50 metri, 2 metri di larghezza in più rispetto a quella che si determina con il posizionamento delle cesate di cantiere autorizzate dal Comune. Criticità già evidenziate alle amministrazioni e agli enti competenti in numerose occasioni, ma senza risultato.
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