Consulenti lavoro, circolare su contratto solidarietà

martedì 15 marzo 2016
Roma, 15 mar. (Labitalia) - "Il contratto di solidarietà ha subito importanti e profonde modifiche, dopo l'intervento effettuato con il decreto legislativo numero 148 del 2015 sul riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. Modifiche che gli hanno fatto perdere quell'appeal che da sempre lo contraddistingueva". Così la Fondazione studi dell'Ordine dei consulenti del lavoro che nella circolare numero 6 ha analizzato le caratteristiche e il campo di applicazione dei nuovi contratti di solidarietà difensivi per le imprese soggette alla cigs, soffermandosi su misura, durata e contribuzione dell'integrazione e sul procedimento amministrativo per l'erogazione del trattamento."Dal 24 settembre scorso -ricorda- data in cui è entrato in vigore il decreto del Jobs Act, la possibilità di ricorrere al contratto di solidarietà, in quanto strumento che ha come precipua finalità quella di evitare il licenziamento, sarà più costosa e limitata per i datori di lavoro". "Per i lavoratori, invece, l'integrazione -sottolinea la Fondazione studi- è al pari di quanto previsto per la cassa integrazione guadagni straordinaria e, quindi, nei limiti del massimale di integrazione. La norma, infatti, prevede un aumento dei costi di finanziamento dell'ammortizzatore, a carico dei datori che ne fanno uso, e una durata massima complessiva nel quinquennio di osservazione".
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