Petrolio: Ciambetti (Veneto), da rapporto Greenpeace realtà agghiacciante
mercoledì 16 marzo 2016
Venezia, 16 mar. (AdnKronos) - “I risultati sull’inquinamento in prossimità delle piattaforme petrolifere sono impressionanti soprattutto se pensiamo alla catena alimentare, che dall’Adriatico può far arrivare nelle nostre tavole metalli pesanti e idrocarburi”. Roberto Ciambetti, rappresentante del veneto nel Comitato promotore del referendum del 17 aprile per fermare con un Sì le trivellazioni mare rilancia l’analisi elaborata da Greenpeace e pubblicata Eni primi giorni di marzo.“I dati elaborati da Ispra su committenza Eni , dunque prodotti da chi sta effettuando le trivellazioni dei pozzi in Adriatico – ha spiegato Ciambetti - relativi alla contaminazione ambientale in campioni di cozze raccolti intorno a piattaforme in Adriatico di proprietà della stessa Eni non lasciano dubbi: i mitili contengono metalli pesanti e idrocarburi. Circa l’86% del totale dei campioni analizzati nel corso del triennio 2012-2014 superava il limite di concentrazione di mercurio. Inoltre l’82% dei campioni di mitili raccolti nei pressi delle piattaforme presenta valori più alti di cadmio rispetto a quelli misurati nei campioni presenti in letteratura; altrettanto accade per il selenio (77% circa) e lo zinco (63% circa). Per bario, cromo e arsenico la percentuale di campioni con valori più alti era inferiore (37%, 27% e 18% rispettivamente)".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.