Cernobbio, 18 mar. (AdnKronos) - "Meno la politica entra a gamba tesa sui processi di riorganizzazione bancaria specifici e meglio fa". È quanto sostiene il viceministro dell'Economia Enrico Zanetti, in merito alla ipotesi di fusione tra Bpm e Banco Popolare e i paletti posti dalla Bce nei confronti della quale, ha osservato "sarebbe sbagliato scaricare colpe". "Compito della politica -ha osservato- è disegnare il quadro, fare riforme che indirizzino, come abbiamo voluto fare, sia per la Bcc che per le popolari nella direzione di una auspicata integrazione bancaria maggiori, ma poi le specifiche operazioni di aggregazione se le facciano le banche e le commentino altri, meglio che non le commenti la politica".Quanto all'accusa alla Bce di porre troppi paletti Zanetti ha osservato che "in questo momento sul mondo bancario paletti ce ne sono oggettivamente tanti e riguarda questo problema non tanto e non solo gli aspetti legati alle acquisizioni e alle fusioni, ma anche l'operatività bancaria". "Non possiamo dimenticare -ha aggiunto- che le banche sono imprese di credito e se ci sono paletti eccessivi, che rendono impossibile alle banche assumersi dei rischi, non ci si può poi stupire se le stesse non sono particolarmente flessibili nell'erogare crediti".Quanto alla Bce "è una autorità che aiuta il settore, che opera la vigilanza e che sicuramente, in quanto tale, in alcuni casi pone dei problemi. Ma credo che, come abbiamo visto tutti, ci sia in Italia la voglia di una vigilanza sempre più presente. Poi - ha concluso - i pro e i contro ci sono sempre e in questo momento mi sembra sbagliato scaricare le colpe sulla Bce perché alla fine fa il suo lavoro".
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