Migranti: Berlusconi, intervento in Paesi provenienza, pressione non sostenibile (2)

lunedì 21 marzo 2016
(AdnKronos) - "Se non risolviamo i problemi dell'Iraq, della Siria, della Libia in loco -spiega Berlusconi- non potremo fermare questa migrazione di popoli che rischia di occuparci, che non è davvero sopportabile, perchè non abbiamo case e posti di lavoro per poter accettare migrazioni di interi popoli". "Questa grande emergenza -insiste l'ex premier- non si risolve con il filo spinato nè con la retorica vuota dell'accoglienza. Si risolve distinguendo chi accetta i nostri valori e chi li rifiuta. Nessuna accoglienza può risolvere un problema gigantesco che va affrontato alla radice. E affrontarlo alla radice significa mettere in campo una coalizione sotto l'egida del'Onu, che faccia lavorare spalla a spalla Stati Uniti, Federazione Russa, Europa, Cina, Arabia Saudita per estirpare l'Isis alla fonte. Soltanto estirpando il cancro alla fonte si evitano le migrazioni di massa". "Quanto alle altre migrazioni bisogna accoglierli a seconda che si tratti di profughi messi in fuga dalla guerra, dai massacri, dalle atrocità sui cui l'Occidente non ha fatto nulla oppure semplicemente persone che vogliono venire in Europa per migliorare la propria situazione economica e questo non è il momento in cui l'Europa può aprirsi anche queste persone".
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