Pasqua: Cna, tengono prodotti artigianali, consumi quelli industriali -15%
venerdì 25 marzo 2016
Roma, 25 mar. (AdnKronos) - "In tema di cibo, i romani hanno dimostrato negli ultimi anni una grande cultura e consapevolezza nella scelta delle cose migliori". Così Bernardino Bartocci, presidente di Assopanificatori, Associazione dei panificatori romani aderente a Cna di Roma. È anche questa consapevolezza complice del successo intramontabile dei prodotti artigianali legati alla tradizione pasquale, come colombe e pizze. Mentre i consumi di prodotti industriali, anche di ottima qualità, le confezioni e gli accessori sono diminuiti di circa il 15%, quelli artigianali hanno mantenuto le posizioni nonostante la crisi, e dall’anno scorso registrano persino qualche timido segnale positivo. "La novità inaugurata un anno fa sono le colombe con il lievito madre: i romani si sono accorti della differenza dovuta innanzitutto alla freschezza. Basti pensare che sono state prodotte non prima del 10 marzo e i canditi sono grattugiati a mano dalla scorza di limoni e arance", dice Bartocci.E non sono solo i consumatori romani ad aver riscoperto il gusto del prodotto artigianale: "qualche anno fa i fornai erano pochi: oggi uno su due, dei 700 complessivi, ha una produzione propria di colombe e pizze pasquqli, perché un buon prodotto fatto a mano arricchisce l’immagine dell’azienda. Nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime, i costi sono ormai stabili da quattro anni: tra i 13 e i 18 euro il costo per le colombe artigianali e tra i 10 e i 13 euro per le pizze di Pasqua", conclude Bartocci.
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