Conti pubblici: Csc, più flessibilità per sostenere le riforme (2)

martedì 29 marzo 2016
(AdnKronos) - In questo modo, rileva il Csc, "si accentua la percezione dei costi sociali delle riforme; ciò aumenta la probabilità del loro rigetto e rende più instabile il quadro politico. L’instabilità può arrivare al punto di far cadere i governi riformatori e affermare elettoralmente gli oppositori delle riforme, i quali finiscono per abolirle. Esempi di tale instabilità sono Spagna, Portogallo e Irlanda. Per contrastarla non è necessario aumentare il deficit, ma occorre rendere più graduale il sentiero di rientro".Perciò, sostiene il Centro Studi di Confindustria, "occorre invertire l’orientamento del Consiglio europeo, recuperando lo spirito originario della flessibilità, aumentare l’ammontare massimo della deviazione consentita e prevedere tempi di rientro più lunghi". Inoltre, rileva, "va rivista la metodologia di stima del pil potenziale, poiché quella adottata dalla Commissione europea comporta disavanzi strutturali molto più elevati rispetto a quanto calcolato da Fmi e Ocse, richiedendo, quindi, aggiustamenti di bilancio più consistenti".
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