Conti pubblici: Brunetta, Padoan mette mani avanti, fiera delle falsità

mercoledì 30 marzo 2016
Roma, 30 mar. (AdnKronos) - "Con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione del Documento di Economia e Finanza (Def) da parte del governo al Parlamento, nel quale l’esecutivo dovrà rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil, precedentemente irresponsabilmente gonfiate, e ricalcolare deficit e debito pubblico per il triennio 2016-2018 ai fini della verifica del rispetto dei parametri europei, è cominciata la fiera delle falsità". Ad affermarlo in una nota è Renato Brunetta, il presidente dei deputati di Forza Italia, commentando l'intervista del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan a 'Le Figaro'. "Il povero ministro Padoan -sottolinea- non sa come uscire dal cul de sac in cui lo ha cacciato il suo presidente del Consiglio, che in ottobre gli ha fatto fare una Legge di stabilità tutta in deficit per comprarsi il consenso degli italiani, e rispolvera il vecchio classico del calcolo Ue dell’output gap che 'danneggia l’Italia'. Tecnicismi utilizzati per non far capire ai cittadini a cosa vanno incontro e scaricare le colpe di quello che non va in Italia alla solita Ue. La verità è, invece, nei numeri". E, aggiunge Brunetta, "come andiamo dicendo da mesi e ieri si è unita anche Confindustria, servirà in autunno una manovra monstre da 40-50 miliardi per correggere gli errori di previsione e di politica economica di Renzi e Padoan. Da quanto trapela, però, l’esecutivo intende continuare a gonfiare i conti anche nel prossimo Def, inserendo un tasso di crescita reale del Pil del nostro paese dell’1,3%, quando al massimo raggiungerà lo 0,7% o 0,8%. Il solito metodo imbroglione del 'mettere la polvere sotto il tappeto' di questo governo".
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