(AdnKronos) - "Secondo il Codice di buona condotta – spiega Fraccaro – in caso di referendum le autorità sono chiamate a fornire informazioni obiettive, cioè a mettere a disposizione degli elettori con sufficiente anticipo il testo sottoposto a referendum e materiale imparziale da parte dei sostenitori e degli oppositori della proposta. A due settimane esatte dal referendum sulle trivelle siamo ancora al nulla di fatto". "L’Italia - prosegue l'esponente M5S - dimostra di essere, ancora una volta, il fanalino di coda delle democrazie occidentali: dalla Svizzera, all’Oregon, alla California, per le consultazioni referendarie è previsto l’invio agli elettori del materiale informativo, nonché il voto per corrispondenza per ridurre i costi. E non esiste quorum. In Italia, invece, non si fa informazione, c’è il quorum al 50% e Renzi e il PD invitano tutti ad andare al mare, facendosi beffe della Costituzione". "Ma non è finita qui, c’è di peggio: dal 2014, con la legge di Stabilità, hanno anche tagliato gli stanziamenti per gli spazi di propaganda elettorale. I partiti non tagliano i privilegi, ma le risorse per garantire l’espressione della volontà popolare! È la dimostrazione lampante che questo governo teme la democrazia: non diamogliela vinta e il 17 aprile rechiamoci in massa alle urne a votare sì!", conclude Fraccaro.
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