Riforme: Bergamini (Fi), non sempre stabilità significa democrazia

mercoledì 1 giugno 2016
Roma, 1 giu. (AdnKronos) - “Il premier Renzi fa profonda confusione fra l’instabilità politica e la democrazia. La democrazia, in quanto possibilità degli elettori di scegliersi di volta in volta da chi farsi governare, è di per sé un modello di governo 'instabile', perché talvolta vince una parte e talvolta vince un’altra parte". Lo afferma Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione di Forza Italia."Se invece una parte sola, che ha un consenso nel Paese pari a circa il 20 per cento degli aventi diritto al voto, cioè di un italiano su 5, prende un premio di maggioranza che le consente di avere il 55 per cento dei seggi nell’unica Camera che fa le leggi, e che quindi può fare sostanzialmente ciò che vuole, allora questa 'stabilità' -prosegue l'esponente azzurra- non è un fatto positivo perché non coincide più con un sistema democratico. Nella storia e nel mondo i Paesi che hanno avuto questa 'stabilità', come la intende Renzi, sono stati i regimi autoritari e totalitari”.
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