Migranti: Palermo, boss tratta estradato dal Sudan grazie a cooperazione Stati

mercoledì 8 giugno 2016
Palermo, 8 giu. (AdnKronos) - Uno dei più importanti capi delle organizzazioni criminali dedite al traffico di migranti, Mered Yehdego Medhane, 35 anni, di nazionalità eritrea, è stato estradato in Italia dalla Repubblica del Sudan, dove era stato arrestato lo scorso 24 maggio. Mered è accusato di essere il capo e promotore di uno dei gruppi criminali di maggiore importanza tra quelli operanti tra il Centro Africa e la Libia dedito al traffico di migranti attraverso il deserto sahariano, prima, ed il Mar Mediterraneo, poi. Le indagini condotte dalla Procura di Palermo, sfociate nelle operazioni Glauco e Glauco 2, avevano messo in luce "il ruolo di primaria importanza dii Mered nel traffico di esseri umani, ottenendo nei suoi confronti numerosi elementi di prova". In particolare, Mered "è stato oggetto di costante attività investigativa che ne ha confermato lo spessore criminale, la sua incessante attività nell’organizzazione di “viaggi” via mare verso le coste siciliane, il coordinamento da lui eseguito personalmente con i trafficanti responsabili della “rotta terrestre” africana ed i contatti diretti con i complici operanti in Europa (in particolare nei Paesi Bassi ed in Scandinavia), gli enormi profitti derivanti da tale attività criminale e le assolute condizioni di disprezzo della vita umana delle vittime del traffico con cui sono state realizzate tali condotte criminali", come spiegano gli inquirenti.Durante l’attività d’intercettazione i telefoni monitorati si sono spostati continuamente tra la Libia, il Sudan, l’Etiopia, l’Eritrea e gli Emirati Arabi ed in numerosi paesi europei, "a riprova della dimensione transnazionale del fenomeno criminoso - dicono gli investigatori - Le indagini hanno condotto, in data 24 aprile 2015, alla emissione di 24 mandati di arresto. Mered, rimasto latitante, è stato poi raggiunto da un mandato di arresto internazionale, a seguito dell’ordinanza emessa dall’Autorità Giudiziaria di Palermo. Stante il ruolo apicale svolto da Mered, anche dopo l’arresto di numerosi componenti della organizzazione operante sul territorio europeo, è iniziata un’incessante attività di ricerca dell'uomo, realizzata con una quotidiana collaborazione tra la Procura della Repubblica di Palermo, la Polizia di Stato Italiana (Squadra Mobile di Palermo e Servizio Centrale Operativo), con il supporto di altri Paesi europei".
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